Progetto del corso di Nuovi Media Immagini e Informazione
Università degli Studi di Teramo

venerdì 18 gennaio 2008

L'incubo del "diverso"





In Italia ci sono circa un milione e ottocentomila rumeni che sono direttamente o indirettamente collegati al nostro stato ed in particolare alla nostra economia.
In Italia i rumeni sono circa cinquecentomila, questi sono partiti dalla Romania per venire nel nostro paese, sono arrivati per cercare la propria fortuna che corrisponde ad un lavoro dignitoso, che possa permettere loro di condurre una vita discreta.
Nel campo dell'edilizia, dell'assistenza domiciliare, dell'agricoltura, dell'artigianato, la presenza dei rumeni nel nostro paese è diventata di fondamentale importanza per noi.
Se i rumeni oggi dovessero lasciare l'Italia l'avvenimento non passerebbe di certo inosservato, anzi, sarebbe fortemente sentito, soprattutto per l'economia italiana.
Nonostante tutte queste consapevolezze gli italiani si sentono sempre più soli, hanno sempre più paura delle rapine, degli scippi, delle violenze, si sentono facili prede indifese.
Questa paura, questa insicurezza, non è proporzionale a reati effettivamente commessi.
Eppure gli italiani hanno paura degli immigrati.
Da un sondaggio, infatti, risulta che sette italiani su dieci non si fidano degli "sconosciuti", immigrati uguale pericolo, immigrati uguale criminali.
La paura del diverso, dell'immigrato, si rivela, per la maggior parte, dei casi una paranoia, una "mania di persecuzione" che diventa un cono d'ombra che si dilata, un lievito che contagia la società e rischia di paralizzarla. Queste paure spesso infondate contagiano i giovani della nuova generazione, che hanno nei confronti dei ragazzi stranieri, soprattutto rumeni ed albanesi, atteggiamenti di rifiuto, di difesa del proprio territorio vitale, spesso, purtroppo, anche di razzismo.
A cosa porterà tutto questo? Sicuramente scatenerà solo una violente intolleranza e fasce sempre più ampie di emarginati.
Lo stesso Papa Benedetto XVI, durante un Angelus in piazza S. Pietro è intervenuto sul tema della sicurezza e dell'immigrazione, affermando che la presenza degli immigrati rende necessario garantire la "sicurezza e l'accoglienza", assicurando il rispetto sia dei diritti che dei doveri, che sono alla base di ogni convivenza.
La verità e che la dove si concentrano più immigrati non trovi più delitti... la paura è un virus da non sottovalutare!





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