RUMENI: DAVVERO LORO IL PERICOLO?
I rom non sono tutti rumeni, e non tutti i cittadini della Romania sono rom. I rom in Romania sono il 25% della popolazione. Esistono individui di etnia rom in quasi tutti i Paesi dell'Europa sud orientale, e molti vivono anche in altri continenti.
Essi sono definiti delinquenti, stupratori, assassini che hanno valicato i "sacri confini" della patria che oggi seminano terrore.
Peccato che stupro e genocidio siano una specialità molto italiana. Secondo dati ISTAT del 2006 nel 3,5% dei casi il colpevole è un estraneo e il 50% delle vittime sono donne straniere.
Ma ovviamente fa notizia solo il caso della donna italiana aggredita dallo straniero, dal barbaro, dall'allogeno. In Italia i carnefici delle donne sono sei volte su dieci italiani che agiscono tra le mura domestiche, con armi da fuoco o coltelli da cucina.
Però il problema sono i rumeni.
Questa è l'Italia, non c'è modo di definirlo, questo posto è unico al mondo e non regge paragoni.
Peccato che gli unici veri "allogeni" siano proprio gli italiani che hanno chiuso baracca e burattini in Italia per andare in Romania a sfruttare una manodopera sotto pagata e priva di diritti. Il punto forte appunto è la mano d'opera poco costosa. Gli stipendi bassi, i costi competitivi ai prodotti petroliferi ed i prezzi del mercato immobiliare rappresentano i punti forti della Romania per ciò che riguarda la capacità di attrarre gli investitori stranieri.
La Romania è il paese più vicino all'Italia e allo stesso tempo rappresenta il Paese dove più facilmente si possono riprodurre le condizioni di successo dell'economia italiana. Questo fenomeno si sta già proponendo, dando luogo ad una vera clonazione di un sistema industriale.
"La colonizzazione degli investitori stranieri ha avuto tre fasi: I primi che sono arrivati, dieci anni fa, erano disperati, scappavano da un fallimento; poi sono arrivati gli avventurieri, i depravati attirati dalle leggende riferite al sesso a basso costo e l'avanguardia degli imprenditori; nella terza fase, in fine, sono arrivati quelli che volevano fare "affari veri".
Alcuni pensano che la Romania si rispecchi molto all'Italia degli anni '50, non è un paradiso ma un Paese interessante per gli investimenti.
Ma in questo periodo, numerose aziende italiane sono diventate famose per il loro "approfittarsi" di questo Paese.
Un azienda italiana produttrice di scarpe ha comprato una fabbrica romena dimezzando gli stipendi dei lavoratori, mentre raddoppiava la produzione, un'altro caso è stato di un azienda rumena arrivata al fallimento dopo che è stata prelevata da un azienda italiana.
Dunque, la Romania ha attirato con la sua politica investitori malfattori italiani di ogni specie.
Negli ultimi anni si sono registrati numerosi casi nei quali è stata implicata la mafia italiana. Essa si è inserita non solo nel settore industriale ma anche nel settore turistico, prelevando alberghi, casinò e negozi trasformando così la Romania in un paradiso per mafiosi.
Ma come si è già detto questa è l'Italia.
Etichette: A difesa dei rumeni
1 Commenti:
Mi ha fatto sorridere la Sua impreparazione... I rom in Romania rappresentano soltanto 2,46% della popolazione ma non 25% come Lei esagera...
Qualche volta nel copiare articoli sfugge la virgola.
4 aprile 2008 alle ore 12:05
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