Progetto del corso di Nuovi Media Immagini e Informazione
Università degli Studi di Teramo

mercoledì 23 gennaio 2008

Italiani in romania: da operai a imprenditori

“Ho 400 formiche lavoratrici romene, che lavorano piegate per un decimo dello stipendio italiano, zero minuti di sciopero in un anno, zero problemi ecologici, nessun sindacato, libertà di licenziamento.” Queste sono le parole dell’ imprenditore italiano in Romania, Toni Zandona.
Proprio la disponibilità della manodopera, ma anche il basso costo dei terreni spingono molti dei nostri concittadini ad investire in Romania. E se agli inizi degli anni ’90 alcuni piccoli imprenditori vi si recavano con pochi soldi e riuscivano ad aprire un’impresa, da qualche anno c’è una vera e propria “invasione italiana”, come l’ha definita Sorin Cehan, giornalista del quotidiano “Evenimentul Zilei”.
Sono circa 14.000 le imprese registrate. Infatti l’ Italia è collocata al primo posto in termini di aziende straniere presenti sul territorio. Fanno affari soprattutto nel tessile, nell’abbigliamento e nelle calzature. Una delle aziende più famose è quella della Geox. Le materie prima provengono dall’ Italia. Anche l’esportazione italiana in Romania è molto alta e superiore alla media, è pari all’ 11,8%. Non bisogna dimenticare il settore alberghiero, sono molti gli italiani che vi hanno aperto degli hotel.
Se si pensa, invece, al lavoro che svolgono, per la maggioranza, gli stranieri che vengono nel nostro Paese si può notare una grande differenza. Richiamiamo manodopera immigrata per i lavori più faticosi, penosi, quei lavori che noi non accettiamo. Purtroppo ci comportiamo così anche in Romania, dove gli abitanti diventano “stranieri” nel loro Paese e svolgono lavori davvero pesanti. Oggi mezzo milione di romeni sono dipendenti in aziende italiane, aziende che possono contare dal 1993 sull’ AIIR, associazione imprenditori italiani in Romania, che ha il compito di fornire assistenza e consulenza agli imprenditori e alle aziende italiane che ci sono. Le società italiane presenti sul mercato romeno possono anche godere di una grande assistenza fiscale e bancaria. Sono, infatti, numerose le istituzioni bancarie tricolore presenti nel Paese. Tra questa la San Paolo Imi che ha istituito speciali servizi per gli imprenditori, la banca torinese che ha creato, invece, l’Italian Desk, un servizio con il quale si dà assistenza bancaria ,sia alle ditte già presenti sia a quelle che intendono aprire una propria sede, con tariffe speciali. L’ Italian Desk cura in particolare gli aspetti fiscali e legali caratteristici della vita d’azienda.
Molto importante è la Camera di Commercio Italiana in Romania (CCIpR) creata nel 1994. E’ apolitica e senza scopo di lucro. I 40 membri fondatori hanno avviato la costituzione della CCIpR dal desiderio di venire incontro alle necessità commerciali ed economiche del mercato romeno, per gli scambi di informazione e di esperienza tra gli investitori dei due Paesi. Alla Camera sono iscritte alcune delle più importanti imprese italiane presenti in Romania, aziende miste o con capitale interamente romeno.
Ma torniamo indietro nel tempo quando i nostri i concittadini lavoravano in Romania come semplici operai, come muratori, come falegnami. E già, gli italiani sono proprio cambiati, non sono più considerati "immigrati" in una terra straniera, come invece i romeni da noi, ma sono grandi imprenditori, ristoratori e anche famosi sportivi come Giuseppe Giannini chiamato ad allenare l’ Arges Potesti. Sono parte integrante delle Romania, anzi sono diventati indispensabili per l’economia del Paese
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