La sedia elettrica per due italiani innocenti: la vicenda di Sacco e Vanzetti

Era il 1908 quando Bartolomeo Vanzetti, originario di Villafalletto (Cuneo) e figlio d’agricoltori, a soli 20 anni decide di partire per l’America. Si stabilì nel Massachusetts e lavorò in una cava, in varie trattorie, in un’acciaieria e in una fabbrica di cordami; dopo il 1916 si mise in proprio gestendo una rivendita di pesce. Amante della lettura, i suoi autori preferiti erano: Marx, Darwin, Hugo, Zola, Dante. Questa passione sarà utile durante le manifestazioni del gruppo anarchico, a cui aveva aderito dopo essersi stabilito in America, e purtroppo superflua durante i tre processi che lo accusavano di omicidio. Nel 1917 fuggì in Messico per evitare l’arruolamento nell’esercito.

Nicola Sacco, classe 1891, calzolaio pugliese. Emigrò nel Massachusetts dove trovò un impiego come calzolaio. Dal suo matrimonio nacquero due figli Dante e Ines. Entrò a far parte del gruppo anarchico italoamericano nel 1916 e partecipò a molte manifestazioni operaie. Anch’egli nel 1917 si spostò in Messico per sfuggire all’arruolamento è qui che conobbe Vanzetti.
Finita la guerra tornarono nel Massachusetts dove furono, a loro insaputa, pedinati dai servizi segreti americani e inseriti nella lista di sovversivi compilata dal Ministero della Giustizia. La stessa lista includeva Andrea Salsedo, amico di Vanzetti, che il 3 maggio 1920 morì misteriosamente cadendo dalla finestra del quattordicesimo piano di un edificio appartenente al Ministero della Giustizia. Sacco e Vanzetti organizzarono un comizio a Brockton per far luce sull’evento, ma il 5 maggio 1920, alcuni giorni prima della manifestazione, furono arrestati per possesso di volantini anarchici e armi. Tre giorni dopo vennero accusati della rapina, avvenuta qualche tempo prima, a South Baintree in un calzaturificio in cui persero la vita il cassiere della ditta e la guardia giurata.

A nulla valsero appelli dall’Italia, manifestazioni di immigrati in America e la mobilitazione della stampa.

Nicola Sacco morì sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 alle ore 00.19, Bartolomeo Vanzetti ebbe lo stesso destino alle 00.26 della stessa notte.
Cinquant’anni dopo la loro morte nel 1977 il governatore del Massachusetts Michael Dukakis, in un documento ufficiale, riabilitò la memoria di Sacco e Vanzetti ammettendo gli errori commessi.
Nick e Burt, così venivano chiamati, da molti in America sono stati dimenticati, ma per l’Europa rimangono dei martiri da non dimenticare.
Cinquant’anni dopo la loro morte nel 1977 il governatore del Massachusetts Michael Dukakis, in un documento ufficiale, riabilitò la memoria di Sacco e Vanzetti ammettendo gli errori commessi.
Nick e Burt, così venivano chiamati, da molti in America sono stati dimenticati, ma per l’Europa rimangono dei martiri da non dimenticare.
Per approfondire:
http://www.torremaggiore.com/saccoevanzetti/; http://it.wikipedia.org/wiki/sacco_e_vanzetti
Carosi Domenica
Carosi Domenica
Etichette: Italiani all'estero
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