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Università degli Studi di Teramo

lunedì 7 gennaio 2008

Italiani in Romania: l'amore? Meglio comprarlo

Corteggiamenti, attese, delusioni... Perchè perdere tempo con tutto questo quanto bastano pochi soldi per avere una donna?
Tra i Paesi Europei la Romania è una delle mete preferite da chi pratica turismo sessuale e quindi anche dagli italiani. Da una ventina d'anni questi "viaggi" sono diventati un vero e proprio business che fatturano sui cinque milioni di euro l'anno e coinvolgono milioni di uomini, donne e bambini.
E sì i bambini. Questo è uno degli aspetti più macrabi di questo turismo che sta diventando un vero e proprio traffico di esseri umani. Spesso vengono venduti dai propri genitori per pochi soldi, e altrettanto spesso sono costretti sempre da loro a prostituirsi in strada o in locali particolari.
Ma come ci si può appropiare dell' innocenza di questi bambini che mentre aspettano i clienti giocano con le loro bambole?
Nel 1998 è stata approvata una legge, in Italia, che punisce il turismo sessuale: un cittadino italiano denunciato per pedofilia all' estero viene perseguito anche qui da noi, indipendentemente dall' iter giudiziario del Paese in cui è scattata la denuncia.
Ma questo non sembra spaventare i nostri concittadini, neppure dopo la condanna a 14 anni di reclusione e 65mila euro di multa di Giorgio Sampec, incastrato da un'inchiesta delle iene e da qualche telefonata in cui si vantava delle sue prodezze. Quello di Sampec è il primo caso di un italiano condannato per reati sessuali compiuti all'estero, ma come meta non aveva scelto la Romania, bensì la Thailandia.
Gli italiani non sono però tutti così, c'è anche chi ha preso a cuore questo problema come il personale degli aeroporti veneti, in servizio presso i banchi di partenza dei voli diretti verso i Paesi meta di questo turismo, che hanno idossato magliette con la scritta "STOP SEXUAL TURISM".
Tornando, invece, in Romania possiamo constatare che a Bucarest la prostituzione, nonostante le tante leggi per limitarla, sta attraversando un vero e proprio boom. Siti internet, giornali, guide sulla vita notturna e molti tassisti spingono i turisti verso i luoghi dove può essere "comprato l' amore".
Ha tra i 36 e i 60 anni, viaggia solo o in compagnia di amici dello stesso sesso, é questo l'identikit dell' uomo medio che si reca in Romania.
Ma se c'è chi vi si reca solo per un week-end di divertimento e ha a casa una famiglia che lo aspetta, c'è anche chi vi si precipita per "comprare" una donna che il più delle volte diventerà la loro moglie.
Ma allora dov'è finito il famoso "uomo italiano", quello degli anni '50 e'60? Molto probabilmente non c'è più visto che preferisce pagare per avere amore.

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