Progetto del corso di Nuovi Media Immagini e Informazione
Università degli Studi di Teramo

mercoledì 2 gennaio 2008

IDENTIFICHIAMO I ROM:origini e insediamenti in Italia.

Le strade delle nostre città ce li presentano così lontani e distanti da noi, nella lingua, nella cultura, nello stile di vita nell'abbigliamento e nel modo di concepire la dignità umana. Sta a noi cercare di comprendere e capire la loro "identità".
Rom non è che il nome con cui gli Zingari sono soliti chiamare loro stessi qui in Europa.
Rom in Europa, Lom in Armenia, Dom in Medio Oriente; diversi nomi per un solo significato: uomo.
Ma anzitutto è necessario analizzare la provenienza geografica dei Rom e i loro spostamenti per capire la realtà che abbiamo oggi di fronte e che sovente si presenta ai nostri occhi nelle nostre città.
A proposito delle zone d'origine della popolazione zingara quello che possiamo dire con certezza è che non siano certe e tantomeno "uniche": non si può parlare infatti di un vero e proprio popolo migratore, in quanto questi, sì convergono nell'est europeo, ma arrivano anche da altri luoghi del globo, come dal Sud America o dall'Ovest asiatico.
La leggenda parla principalmente di un gruppo di Rom arrivato dopo un lungo viaggio dall'India nell'Est Europeo, ma questo non ne garantisce ovviamente la provenienza.
(Per approfondire http://www.imninalu.net/Romsinti.htm ).




I Rom immigrati in Italia derivano in maggioranza dall'est Europeo: sono di origine slava o arrivano dai Balcani, si tratta di quelli arrivati dopo gli anni '60 e in celere aumento dopo la guerra dell'ex Jugoslavia, altri ancora hanno origini polacche e i più numerosi hanno provenienza rumena.
I vari gruppi nomadi si contraddistinguono nel nostro Paese a seconda del loro luogo di arrivo: vi sono quindi i Camminanti siciliani, i Rom Abruzzesi e Molisani, i Cilentani, i Lucani e via seguendo.
Sinti sono denominati gli zingari di antico insediamento e i loro antenati sono gli zingari immigrati in Italia nell'antico '400. Nella fattispecie sono popoli sedentari che hanno per lo più cittadinanza italiana, e che nel centro e nel Sud italia risiedono appunto sempre nello stesso posto, mentre nell'Italia settentrionale sono soliti muoversi confermando la vera attitudine al nomadismo, soprattutto per esercitare le loro professioni.
Ovviamente nella maggoranza dei casi è chiara la tendenza alla sedentarizzazione nonostante l'attitudine e lo stile di vita nomade.


Vivono nelle nostre città senza mai sentirsi a casa loro, come se stessero sempre per partire ed andare via, invece rimangono, vengono a contatto con la nostra cultura, solo raramente si integrano e lo fanno senza mai abbandonare le loro usanze e i loro costumi.
Sorge spontaneo chiedersi : come ci sente a non avere un posto da sentire proprio nel mondo? A non essere accomunati a nulla, a trascinare la propria casa sulla scia della propria cultura e delle proprie usanze? Quanta fatica si fa a tenere intatta un'identità che non ha sede in nessun dove?
Approfondirò le tematiche della cultura Zingara nei prossimi post.
Concludo con un contributo visivo che getta uno sguardo superficiale a questa, ancora oggi, misteriosa popolazione.

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