Problemi del g2
Ieri riflettevo sulla sensazione di disagio che mi provoca il termine “nuovi italiani”. Per certi versi non è male: meglio di “extracomunitari”, “invasori extraterrestri”, “stranieri forzati”, o di “quelli che… tornatene al Paese tuo”. Ogni tanto ci penso un po’ su, al termine “nuovi italiani”, quando si parla di figli di immigrati. Ed è come quando ti dà fastidio un dente: stai lì e prendi tempo, traccheggi, non sei sicuro che sia proprio il dente, forse è la gola, anche perché non vuoi finire un’altra volta da quel sadico del tuo dentista.
Perché usare “nuovi italiani” per i figli degli immigrati? Così dai l’impressione che sei appena arrivato in Italia, come se dovessi metterti in fila per ultimo. A parte il fatto che la metafora della fila è molto ambigua così come quella del Paese come “una casa dove io sono il proprietario, questa è casa mia e qui comando io” (e ti viene da pensare: “ma casa tua è quella dove paghi l’affitto o che ai comprato ed ha un tot. di metri quadri oppure comprende tutto il mondo?”). Be’ mettendo appunto da parte la storia delle metafore dubbie che poi rivedremo magari un’altra volta, questa storia del “nuovi italiani” fa pensare.
Un ragazzone di 30 anni, nato a Varese e lì cresciuto tutta la vita (“che noia, sì” dirà qualcuno), lo puoi chiamare un “nuovo italiano”? Ci sono figli di immigrati ormai trentenni (ahimè) o quarantenni che di nuove hanno (forse) solo le scarpe, la crema per il viso, un motorino (magari).
Mi chiedo se non sarebbe quindi meglio usare l’aggettivo della “novità” per il Paese, per l’Italia. Una nuova stagione che riguarda tutti/e qui, una stagione che poi cederà il passo a qualcosa di altro, come la primavera cede il passo all’estate (mammuzza che poesia!) . L’Italia di tutti, belli e brutti, indipendentemente dalle origini.
Sennò sembrerà sempre che è solo ieri che tutta ‘sta storia è cominciata per alcuni e invece ci portiamo dietro sai quanti anni di vita vissuti tutti/e tra ragione e sentimento sulle spalle...................................Fabio 2pac
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